Il bollettino

PARROCCHIA di LOZZO di CADORE (BL) – Numero unico: AUTUNNO 2023

SACRILEGIO! NIENTEMENO?

Titolo di un quotidiano di questi giorni: Messa senza prete: Sacrilegio! In realtà di trattava del problema che in grande città del Nord, per la scarsità di preti, non potendosi celebrare l’Eucaristia in tutte le parrocchie la domenica e in altre feste, per non lasciare i fedeli senza niente, l’Arcivescovo ha disposto che lì si celebri una Liturgia della Parola con la Comunione eucaristica, presiede un Diacono o un ministro laico delegato. La Messa sarà celebrata durante la settimana e in qualche domenica. Quindi non c’è nessuna Messa senza prete! Già questo avviene in alcune parrocchie dell’Alto Adige e del Friuli, e presto succederà anche in qualche zona della nostra Diocesi dove un prete o due devono servire da tre a otto parrocchie. Questo perché i sacerdoti sono sempre meno, invecchiano anche loro (ricordate il disarmante testamento spirituale di don Elio Cesco nel numero natalizio del 2003 di Attorno alla torre, alla vigilia del compimento dei 75 anni? “A chi domanda dove andrà don Elio all’inizio del prossimo marzo: se in Via Roma chiedete a Belluno, se in Via Piave, rivolgetevi più in alto!)? e non le Vocazioni ma le risposte generose scarseggiano. Per qualcuno sarebbe preferibile non fare niente? Piuttosto viene il rimpianto di quanto poco finora abbiamo apprezzato la S.Messa sia quella festiva che quella feriale. In questi ultimi anni, in tutte le parrocchie, s’è visto un vistoso calo della frequenza all’Eucaristia soprattutto domenicale. C’è stato di mezzo la Pandemia del 2020, è vero; ma questa sembra essere diventata l’alibi di tutta la disaffezione. Tante cose sono cambiate in questi anni, ‘lo zoccolo duro’ delle donne che animavano quotidianamente la Messa feriale vespertina, è invecchiato, morto o impegnato nella cura dei nipotini. I giovani e le famiglie sembrano spariti. La domenica da giorno del Signore e del riposo, è rimasta solo il giorno del riposo e anche dello sport, della gita, dei centri commerciali. È urgente una ripresa di fede e di apprezzamento della Messa come incontro con il Signore risorto, centro di crescita e di unità di tutta la comunità a cominciare dalle famiglie se vogliono davvero essere cristiane e non solo di nome. Rimane a Lozzo una buona tradizione: quella di fare celebrare Messe in suffragio dei propri defunti. Non avviene in tante parrocchie della nostra Diocesi, soprattutto cittadine. Esprime la fede nella Comunione dei Santi, nel credere che noi possiamo aiutare i nostri cari con la preghiera, le opere di carità e con le Messe di Suffragio, come anche che loro possono aiutare noi. Facciamo però un passo avanti: non è sufficiente fare l’offerta per la celebrazione (NB. il parroco come tutti i sacerdoti non può trattenere che un’offerta soltanto – 10 euro ormai da vent’anni – e le altre deve darle ad altri sacerdoti, religiosi, missionari che sono senza intenzioni di Messe). Occorre anche partecipare con la propria presenza specialmente a quelle di anniversario della morte o di altri momenti lieti, possibilmente anche ricevendo la Comunione con le giuste disposizioni. Da parte sua il Parroco è disposto anche a rivedere gli orari delle Messe sia festive che feriali, d’accordo con il nuovo Consiglio Pastorale, per venire incontro alle esigenze nuove e reali dei fedeli.

A tutti/e voi, Buona Ripresa dei Lavori!

il parroco, don Osvaldo